Di Menna: “La prima cosa che il Governo deve fare, se vuole contribuire a fare un ‘buona scuola’, è riconoscere e valorizzare il lavoro di chi ogni giorno la fa funzionare. Non c’è alternativa. E il modo per valorizzare il lavoro è rinnovare il contratto”.
Una grande manifestazione, con un corteo che è partito da piazza della Repubblica attraversando le strade del centro di Roma (Largo di Santa Susanna, Via Barberini, Piazza Barberini, Via Sistina, Trinita’ dei Monti, Pincio) per arrivare a Piazza del Popolo dove è stato allestito il palco della manifestazione.
Una manifestazione che ha visto la partecipazione di quasi centomila persone – hanno annunciano dal palco gli organizzatori della manifestazione unitaria di Cgil Cisl e Uil – alla quale hanno preso parte i lavoratori dei settori pubblici, dalla sanità alla scuola, dalla sicurezza ai servizi locali.
Una Piazza del Popolo completamente gremita ha fatto da scenario agli interventi dei lavoratori delle diverse professionalità-dai vigili del fuoco ai medici, dai ricercatori agli insegnanti, dai funzionari agli infermieri, dal personale Ata ai musicisti – solo per citare alcuni esempi, e in conclusione degli interventi di Susanna Camusso per la Cgil, Annamaria Furlan per la Cisl e Carmelo Barbagallo per la Uil.
“Ci siamo stancati, con la manifestazione di oggi Renzi è avvisato: accettiamo la sua sfida e facciamo i sindacalisti. Ma cosa fa un sindacato? Chiede e poi sciopera” – ha affermato il segretario aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo. Proponiamo a Renzi – ha proseguito Barbagallo- che oltre a fare cene con gli industriali a mille euro, le faccia con noi a 20 euro”, ha aggiunto, ricordando che gli statali hanno perso 17 mld e ricordando che pensionati, cassintegrati e molti altri lavoratori stanno ancora aspettando gli 80 euro in busta paga”. Le risorse per fare i contratti – ha fatto notare Barbagallo – possono essere trovate nei 500 milioni di euro che vengono dati ai consulenti,”portaborse travestiti da esperti”, dai 180 miliardi di evasione fiscale, dai 60 miliardi della corruzione e dai 27miliardi dei costi della politica. Ci riuniremo più tardi come segreterie per pianificare azioni nel prossimo futuro” ha annunciat.
“Con questa manifestazione cambieremo verso – ha detto Barbagallo ripetendo uno slogan del presidente del consiglio – cambieremo il verso di questo Paese”. Barbagallo ha avvertito il Governo: “se non viene a sedersi al tavolo per fare il contratto faremo lo sciopero generale – ha aggiunto – anche nel settore privato, per tutti i 7 milioni di lavoratori che sono senza contratto”.
La prima cosa che il Governo deve fare, se vuole contribuire a fare un ‘buona scuola’, è riconoscere e valorizzare il lavoro di chi ogni giorno la fa funzionare. Non c’è alternativa. E il modo per valorizzare il lavoro è rinnovare il contratto – è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna presente sul palco di Piazza del Popolo. La grande manifestazione di Roma ha visto una forte partecipazione di insegnanti e personale della scuola che ha detto basta al blocco del contratto e delle retribuzioni, ai tagli al sistema di istruzione – ha detto ancora Di Menna.
Il Governo Renzi deve delle risposte alle 300 mila firme #sbloccacontratto consegnate a Palazzo Chigi, alle persone presenti oggi, ai lavoratori che ogni giorno fanno funzionare la scuola. Si apra la trattativa – ha detto ancora il segretario della Uil Scuola, se il Governo sarà ancora sordo e insensibile, aprendo un conflitto con la scuola italiana, continueremo le iniziative dio mobilitazione e attiveremo le procedure previste per lo sciopero.
Dopo la manifestazione i segretari di Cgil, Cisl e Uil valutano “positivamente” le mobilitazioni messe finora in campo e annunciano che “ora la palla e’ al Governo, da cui si aspettano risposte immediate,nelle prossime ore”.