A Bruxelles, lunedì 21 u.s., si è riunito il gruppo di lavoro del Dialogo Sociale Europeo nel settore dell’Educazione. Per la UIL Scuola ha partecipato Rossella Benedetti.
Il gruppo di lavoro si sta occupando delle problematiche connesse con i cambiamenti demografici e la loro ricaduta sui sistemi scolastici europei.
In particolare, alla fine del precedente incontro, i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali facenti parte del CSEE/ETUCE e i rappresentanti dei datori di lavori aderenti all’EFEE avevano convenuto di concentrarsi sulle modalità di reclutamento e di trattenimento in servizio dei docenti nei diversi Paesi europei.
Dai dati forniti sia dagli uni che dagli altri è emerso un quadro abbastanza netto, nel quale spesso le risposte delle parti coincidono. Ad esempio, concorde è la convinzione che presto ci sarà una sensibile mancanza di insegnanti in diversi Paesi d’Europa, soprattutto per quanto riguarda le discipline tecnico-scientifiche.
Tutti hanno ammesso che per attirare i giovani verso la professione docente bisognerebbe aumentare i salari, migliorare le condizioni di lavoro e il riconoscimento dell’importanza sociale del lavoro svolto dagli insegnanti. Anche per evitare l’abbandono della scuola verso altre professioni, andrebbero adottate delle misure incentivanti e ridotta la violenza di studenti e famiglie nei confronti del personale scolastico.
La UIL Scuola, presentando la situazione italiana, ha ribadito la necessità di stabilizzare nei limiti del possibile i precari, e di adottare misure per ridurre la mobilità d’ufficio che, ormai, a causa dei tagli, riguarda un numero crescente di docenti.
Un momento molto costruttivo dell’incontro si è avuto con lo scambio di esperienze tra i partecipanti al Dialogo Sociale per i Servizi Sanitari. Nel settore della Sanità, infatti, si stanno sperimentando a livello europeo le stesse problematiche, anche se, essendo stato avviato da tempo il processo del Dialogo Sociale, sindacati e datori di lavoro hanno già sottoscritto un impegno comune di azione.
Il gruppo di lavoro si è, quindi, aggiornato programmando per la prossima seduta la stesura di un documento condiviso da portare all’attenzione dei decisori politici a livello europeo.