Qualificare la spesa pubblica e investire in istruzione Riconoscere e valorizzare il lavoro che si fa nelle scuole

Una legge del 1911 – dell’allora ministro dell’Istruzione Credaro rappresenta una piccola rivoluzione positiva nell’Italia appena unificata.

A rileggerla oggi – spiega Massimo Di Menna nel suo intervento nel corso dell’iniziativa nazionale ‘La scuola unisce l’Italia’ che si sta svolgendo oggi a Roma – si scopre che questa legge non solo ha dato un contributo decisivo all’assolvimento dell’obbligo scolastico ed alla lotta contro l’analfabetismo ma ha posto le basi per innovare e modernizzare il sistema scolastico italiano.

Che prevede la legge Credano? Passa le scuole alle dirette dipendenze dello Stato e stabilisce che lo stipendio dei maestri elementari è a carico del bilancio dello Stato, e non più dei Comuni. Una scelta che rafforza la presenza dello stato e supera i vincoli derivanti dalle situazioni delle diverse municipalità italiane.

Istituisce i Provveditorati agli Studi. Istituzioni – commenta Di Menna – che hanno svolto la loro funzione di coordinamento per cento anni, e solo da qualche anno sono stati superati dalla nuova legislazione che passa le loro competenza alle direzioni regionali e alle scuole. Andrebbero ora individuate nuove soluzioni

Trasforma i Patronati in enti di diritto pubblico che i comuni devono istituire obbligatoriamente. La questione riportata ai nostri giorni è quella del sostegno allo studio, attraverso, ad esempio, l’istituzione di borse di studio per studenti meritevoli.

Stanzia fondi per le biblioteche scolastiche e popolari, per l’edilizia scolastica e per migliorare gli stipendi dei docenti.

Credaro realizza, di fatto, un piano di investimenti articolato su quelle che sono le reali esigenze delle scuole e degli insegnanti passando dai libri all’edilizia.

Piano di investimenti che appare quanto mai necessario anche oggi. Le risorse – aggiunge il segretario generale della Uil scuola – possono essere individuate eliminando sprechi, spese inutili di amministrazioni ridondanti, eccessive spese per il funzionamento della politica, attingendo a quella parte di ricchezza nazionale evasa o spesa in attività che non servono al Paese.

Agli investimenti per le biblioteche oggi si potrebbero affiancare piani di spesa per l’acquisto e il potenziamento di sistemi e strumenti informatici: lavagne luminose, computer, laboratori linguistici.

Per quanto riguarda poi l’edilizia scolastica sarebbe arrivato il momento di portare a termine l’anagrafe dell’edilizia scolastica progetto finanziato da anni e mai concluso.

Una osservazione a parte merita la questione delle retribuzioni dei docenti – osserva ancora Di Menna. Fin dalla sua nascita la scuola italiana si è caratterizzata per aver collocato i docenti in una situazione di bassi salari. Registriamo un ritardo storico della politica rispetto alla considerazione che, investire in istruzione, significa investire nello sviluppo del paese. Ora la modernizzazione della scuola deve passare anche da logiche retributive completamente differenti.

Sollecitiamo il Governo ad affrontare tali questioni già nel prossimo documento di programmazione economica che andrà predisposto a giugno. La scuola statale è parte integrante del Paese. Per la modernizzazione e la qualità del sistema nazionale di istruzione serve una sorta di autodecisione delle forze

politiche per togliere la scuola dall’agenda dello scontro politico. La scuola richiede tempi distesi che superino l’alternanza delle legislature.

Nel corso dell’iniziativa nazionale della UIL Scuola “La scuola unisce l’Italia” , che si è tenuta oggi a Roma, sono stati presentati uno studio e una ricerca,

* Autonomia scolastica: l’Italia non è in ritardo La sfida dell’Europa richiama gli stessi interrogativi italiani: come migliorare la qualità dell’istruzione?

* Dal Congresso di Vienna alla proclamazione del Regno d’Italia

Le sintesi e i testi integrali sono riportati sul sito internet UIL Scuola.

Istruzione e Formazione Professionale

Emilia Romagna: siglato l’Accordo tra Assessorato regionale alla Scuola e Ufficio Scolastico Regionale

Siglato l’accordo tra l’Assessorato regionale alla Scuola e Formazione e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’attuazione del nuovo sistema regionale dell’Istruzione e Formazione professionale. L’accordo (in allegato) regola l’offerta formativa dei percorsi triennali di qualifica professionale per il prossimo anno scolastico e raccorda i percorsi degli Istituti professionali e degli Enti di Formazione professionale.

MAE: Avviso Disponibilità di posti all’estero per Dirigenti scolastici anno scolastico 2011/12:

Le domande dovranno essere presentate entro il 4 aprile.

In allegato il “rende noto del MAE” e lo schema di domanda.

Posti vacanti di dirigenti scolastici disponibili per l’anno scolastico 2011/2012:

Area francese: GINEVRA; METZ; PARIGI (Istituto Comprensivo)

Area inglese: CHICAGO

Area Spagnola: CORDOBA ( dal 01 marzo 2012); CARACAS

Area tedesca: FRANCOFORTE; HANNOVER

Area mista (francese-inglese): ISTANBUL (Istituto Comprensivo)

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