Concorso presidi Lombardia

Di Menna: Attuare le reti di scuole, definire il nuovo reclutamento. Il Miur individui una soluzione e verifichi le responsabilità.

La vicenda dell’annullamento del concorso per dirigenti scolastici in Lombardia, con le conseguenti ricadute sul funzionamento delle scuole, è solo l’ultimo esempio di superficialità e pressapochismo con cui sono stati gestiti diversi concorsi negli ultimi tempi – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – come è accaduto anche nei Tfa dove al Miur stanno arrivando pacchi e pacchi da parte degli avvocati. Una gestione, tutta burocratica, il cui risultato è che ci saranno tempi più lunghi per conoscere gli esiti e l’ultima parola spetterà ai tribunali.
Le decisioni prese al chiuso degli uffici ministeriali, senza nessun coinvolgimento, stanno producendo effetti che sono sotto gli occhi di tutti e sui quali non si può restare ad osservare.
Mai come ora serve una scossa di modernizzazione, per definire – puntualizza Di Menna – una riorganizzazione delle competenze e delle modalità, con procedure trasparenti nelle selezioni.
Sono tre i possibili campi di intervento. Sull’assetto delle scuole – aggiunge Di Menna – bisogna prevedere la costituzione di ‘reti di scuole’, con relativi organici e competenze, previste dal decreto legge approvato dal Governo, fermo nelle stanze del ministero.
Mettere a punto, attraverso un incontro con i sindacati, nuove modalità di reclutamento per dare certezza e tranquillità alle scuole, sia per i dirigenti che per gli insegnanti.
Ci deve essere un intervento del Miur – commenta Di Menna – per verificare le responsabilità nella conduzione del concorso della Lombardia considerati i danni, oltre al funzionamento delle scuole a quei tanti che correttamente hanno superato le prove, e per individuare la soluzione al problema che si è creato.

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