Il 4 luglio u.s. è stato sottoscritto dai ministri Profumo, Fornero e Passera il decreto di costituzione del Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell’alternanza scuola-lavoro previsto dall’art. 3 comma 2 del d.l.vo 77/2005. Il Comitato si è riunito il 25 luglio col seguente ordine del giorno:
1. Illustrazione del monitoraggio qualitativo-quantitativo dell’Alternanza scuola-lavoro 2010-2011 realizzato dall’Ansas-Indire a cura di Antonella Zuccaro
2. Illustrazione delle prime proposte sulle linee guida per l’Alternanza scuola-lavoro in applicazione del d.l.vo 77/2005, a cura della prof.ssa Liliana Borrello, coordinatore del gruppo di lavoro istituito ai sensi del D.D. n.13 del 16/4/2012
3. Applicazione del d.l.vo 22/2008 concernente la “Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro, a norma dell’art.2, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n.1”
4. Definizione del programma dell’Agenda dei lavori
La riunione è stata coordinata dalla prof.ssa Elena Ugolini, Sottosegretario di stato, che ha rimarcato l’urgenza dell’azione del Comitato per disciplinare e dare ulteriore impulso ai percorsi in alternanza alla luce delle innovazioni introdotte nelle discipline dell’istruzione e del lavoro successivamente all’entrata in vigore dei decreti 77/2005 e 22/2008.
Il monitoraggio presentato dall’Indire ha illustrato una situazione con luci e ombre, con una crescita costante dei percorsi e dei soggetti (studenti e scuole) coinvolti, ma anche con incertezze nei requisiti di qualità e nei criteri di distribuzione delle risorse. E’ stato evidenziato anche che gli istituti maggiormente attivi sono i professionali (70%) seguiti dai tecnici (16,8%) e dai licei (6,6%), ma anche per effetto della sostituzione della terza area, non più presente nel curriculo dei professionali.
Le proposte sulle linee guida sono state sinteticamente delineate, senza la presentazione di alcun documento, in relazione all’esigenza di definire esattamente i risultati di apprendimento perseguiti dai progetti, individuando chiaramente competenze, indicatori e descrittori, articolazione delle attività in spazi d’aula e spazi in contesti lavorativi, organizzando allo scopo modellizzazioni e banche dati.
Nel corso della discussione sono emersi alcuni aspetti significativi in relazione alla disponibilità di risorse per la realizzazione dell’alternanza e al coinvolgimento dei soggetti del mondo del lavoro. E’ stato segnalato che le risorse del Miur sono integrate in alcuni casi dalle regioni (è il caso della Toscana) ma sono disponibili anche altri canali, come il progetto Fixo di Italia Lavoro per gli istituti secondari e il Programma Life Long Learning dell’Unione Europea.
Per la Uil Scuola ha partecipato Mariarosaria Arena, che ha sollevato una questione di metodo in
relazione allo svolgimento della riunione, nel corso della quale i vari argomenti sono stati affrontati in maniera disorganica, e ha evidenziato la necessità di rimettere ordine nella discussione per riportarla nella direzione della definizione dei vari punti sui quali il Comitato è chiamato ad operare dall’art.3 del d.l.vo 77/2005. La mancanza di una bozza di linee guida non ha consentito inoltre di concentrare gli interventi sulla struttura del testo da licenziare. Nel merito dei temi affrontati, ha sostenuto l’esigenza di ricondurre i percorsi in alternanza nell’ambito del nuovo quadro disegnato dalla riforma della secondaria, in particolare in concomitanza con l’avvio del secondo biennio e la gestione delle quote di autonomia. Gli istituti di istruzione secondaria, ed in particolare i tecnici e i professionali, chiamati a costituire i Comitati Tecnico Scientifici, devono essere messi in condizione di attivare progetti di alternanza scuola-lavoro quali strumenti di innovazione metodologica e di orientamento formativo per i giovani. Le scuole devono conservare il ruolo centrale nel sistema e devono essere definiti con chiarezza anche i criteri di valorizzazione dei docenti coinvolti al fine di non creare disparità di gestione tra aree diverse del paese. Occorre rivedere i criteri di distribuzione delle risorse tra le scuole, che dovranno essere orientati alla valutazione della qualità dei progetti e valorizzare la formazione tecnica e professionale.
In riferimento alla pluralità delle risorse disponibili, ricordata anche nella discussione, ha chiesto che il Comitato proceda a una ricognizione delle opportunità per una messa a sistema delle stesse, per agevolare le scuole nelle progettazioni e per migliorare il coordinamento tra interventi anche di soggetti diversi.
A conclusione dell’incontro, la prof.ssa Ugolini ha proposto una nuova convocazione entro la seconda settimana di settembre per discutere dei criteri di qualità da prevedere per i percorsi e dei criteri per la distribuzione delle risorse da parte degli USR, al fine di consentire un corretto avvio delle attività, nella direzione delle linee guida, per il prossimo a.s 2012/2013.