Si è svolta a Parigi nei giorni 23 e 24 aprile la prima riunione del 2012 del Comitato sindacale consultivo (TUAC) presso l’OCSE. Per la UIL hanno partecipato Milena Micheletti e Rossella Benedetti.
Il Comitato, nell’ambito della propria attività di rappresentanza dei lavoratori dei Paesi aderenti all’OCSE, è stato in questa occasione convocato per discutere i risultati di diverse attività svolte per l’appunto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico nel settore dell’educazione negli ultimi mesi. I temi portanti di tutti i progetti illustrati sono, come avviene ormai da tempo, le nuove competenze e la valutazione di sistema. La crisi economica globale, la crescente disoccupazione in molti dei Paesi rappresentati e i flussi migratori che ne derivano producono un impatto notevole sul mondo della scuola e sulla formazione in generale. La riflessione pedagogica, basata sul riscontro di ricerche condotte dalle diverse parti sociali, ha evidenziato la necessità di prendere in considerazione nuove competenze per nuove professioni. Su questo tema l’OCSE ha speso e continua a spendere risorse per fornire strumenti adeguati alle differenti realtà allo scopo di aiutarle ad elaborare ed implementare politiche efficaci. Per fare un esempio, durante la riunione è stato illustrato brevemente un progetto sulle competenze e le professioni “verdi”. Di pari passo, però, con l’analisi del fattore competenze, l’OCSE continua il suo lavoro sulla valutazione dei sistemi scolastici, innanzitutto con i programmi PISA e TALIS, ma anche con un progetto che mira ad analizzare l’influenza degli schemi valutativi nazionali sui risultati finali delle scuole. Non è detto, infatti, che una valutazione sistematica delle varie componenti provochi poi ricadute positive sull’apprendimento degli alunni. Dopo aver ascoltato attentamente la presentazione delle varie fasi del progetto, alcune già concluse, altre in fieri, la UIL Scuola ha tenuto a precisare che se l’obiettivo finale è assicurare l’efficacia dell’insegnamento, vanno valutati tutti gli elementi e gli attori che contribuiscono nel bene e nel male alla realizzazione del servizio scolastico, proprio perché i risultati potrebbero essere utilizzati in modo parziali dalle diverse parti sociali. Grande rilievo è stato dato, infine, al problema della povertà infantile che impedisce a molti bambini di avere accesso ad un’istruzione di qualità e rallenta la crescita economica dei loro Paesi di appartenenza.

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