INIZIATIVA NAZIONALE UIL SCUOLA – ‘INCONTRO CON LA SCUOLA, PER NON DIMENTICARE’

Il Prefetto ha consegnato medaglie ai familiari dei deportati alla presenza degli studenti di Gorizia

E’ l’Europa il tema centrale delle celebrazioni che si svolgono oggi nel ‘giorno della memoria’. L’Europa dei diritti e dei cittadini che scelgono, dopo la tragedia della Shoah, di ricordare per non ripetere gli errori del passato. Questo in una data comune, il 27 gennaio, giorno dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, con l’obiettivo di individuare – ha detto Massimo Di Menna, nel corso del suo intervento a Gorizia, città nella quale si è svolta la decima edizione dell’iniziativa – partendo da un percorso tracciato negli anni, strumenti politici, giuridici ed anche etici, per la tutela dei diritti.
L’istruzione – ha sottolineato Di Menna durante l’incontro al quale hanno partecipato, assieme ai rappresentanti delle autorità civili, militari e politiche della cittadina friulana, gli studenti delle scuole – è il migliore antidoto contro ogni forma di discriminazione.
Attenzione – ha aggiunto – a non prestare il fianco a teorie negazioniste o relativiste. Le prime perché evidentemente senza fondamento e fuori dal tempo, le seconde perché nel tentativo di ‘minimizzare’, di mettere la Shoah in relazione con altri terribili eventi della storia, conducono all’ effetto gravissimo di affievolirne la memoria.
Ciò che invece non va dimenticato – ha detto il segretario generale della Uil Scuola – è che la Shoah è stata l’unico caso di ‘burocrazia dello sterminio’, di tentativo di realizzare il ‘genocidio perfetto’ attraverso un programma prestabilito con compiti e adempimenti fissati per legge.
Quel che la scuola può fare – ha aggiunto Di Menna – è essere di democrazia e di sapere. Il delicato compito affidato agli insegnanti è di educare alla tolleranza, proteggere il pluralismo culturale, progettare il futuro. L’attenzione dei ragazzi su questi temi è profonda: attenzione che cresce ogni volta che gli studenti hanno l’occasione di poter incontrare direttamente i testimoni di quelle vicende.
Così come è accaduto oggi nell’incontro di Gorizia durante il quale il prefetto ha voluto portare il riconoscimento della città con medaglie consegnate ai familiari dei deportati alla presenza di tanti studenti della città.

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